Israele e l’ecosostenibilità automobilistica

Le auto elettriche sono il futuro della mobilità sostenibile. Infatti, la maggior parte delle democrazie europee, ma non solo, sta investendo nel settore dell’automotive in maniera ecologica e sostenibile. La svolta tecnologica è protagonista anche in Israele. Infatti, gli investimenti nel settore sono altissimi. Già nel 2011, a Nord di Tel Aviv era stato aperto il Better Place Center e si lavora da allora sulle fonti energetiche per raggiungere un importante obiettivo geopolitico, ovvero ottenere l’indipendenza dal petrolio nel più breve tempo possibile. In Israele, la volontà politica in questo senso è molto forte: l’impegno ha permesso di ridurre del 62% le tasse per i veicoli elettrici rispetto a quelli normali. Molti quindi hanno deciso di vendere la propria auto usata e prenderne una elettrica. Oltre al settore automotive, però è bene specificare che Israele sta facendo anche tanti altri investimenti.

Investimenti tecnologici in Israele

Israele può essere considerato un vero e proprio hub d’innovazione tecnologia, non solo una porta verso l’Oriente. Nel settore automotive vi sono tanti progetti per lo sviluppo di batterie fatte di alluminio-aria, zinco-aria oppure per realizzare software basati sulla gestione delle operazioni, degli utenti o per la ricarica anche sul posto di lavoro. Insomma, una serie di nuovi strumenti tecnologici per una mobilità green e il più sostenibile possibile. Però, in realtà non è solo questo il settore d’innovazione su cui si punta. Israele sta mettendo in campo un nuovo impegno energetico. Infatti, questo Paese sta facendo degli investimenti interessanti per le infrastrutture portuali e del gas. Quindi, i settori dell’economia circolare e l’innovazione tecnologica stanno guadagnando molto in questo senso. A oggi, Israele ha raggiunto l’autosufficienza dal punto di vista energetico per il gas, per diversi decenni. In più, punta su una riduzione delle emissioni contando di raggiungere nel 2030, i limiti previsti dall’Agenda Europea.

Le start up d’Israele sono il futuro delle industrie ecosostensibili

Israele negli ultimi anni ha puntato molto sulla cyber security, sui big data, sulle soluzioni per il lavoro remoto ma anche per l’hi tech. Negli anni poi, anche il settore del turismo sta facendo tanti investimenti in questo senso per cercare di digitalizzare i servizi e rendere l’esperienza dei visitatori internazionali in Israele molto più interessante rispetto al passato. In pratica, Israele sta conquistando il mondo delle nuove tecnologie e a breve potrà vedere già dei risultati in termini economici e nel ritorno dell’ambiente. Ciò che è certo è che il Paese grazie, anche l’accordo di Abramo, si sta proiettando verso nuove alleanze che lo portano verso un’economia sempre più sostenibile, circolare e soprattutto, sta facendo grandi passi avanti in tutti gli ambiti dall’agricoltura fino al settore biomedico, ma non solo.